lunedì 7 febbraio 2011

Essere sale



Non so quanti di voi siano credenti, ma ci sono molti messaggi del Vangelo che al di là dell'aspetto spirituale, sono sicuramente adattabili alla realtà quotidiana e alla vita di ognuno. Oggi una lettura della messa proponeva l'espressione "voi siete sale della terra", una di quelle frasi che può essere letta a vari livelli ma che di fondo ha un messaggio molto semplice: essere come il sale per dare sapore a quello che ci circonda. Ci stavo pensando oggi, stavo pensando a quante volte immaginiamo di fare qualcosa di eclatante, che possa lasciare un segno importante, magari senza però mai riuscirci veramente e quante volte invece piccole azioni, semplici, diventano invece qualcosa di molto importante per qualcuno, perché gli fanno ritrovare un po' di sapore nelle cose che fa.

Immagino futuri sereni e radiosi per i miei figli, chi non li vorrebbe, ma poi alla fine una carezza fatta al momento giusto è quello che basta per ridare un po' di fiducia, per fare sentire una vicinanza che dia a loro forza. E sono sicuro che questo accade in molti altri luoghi del nostro sociale, nel lavoro, con gli amici. Una parola a volte, un sorriso, una pacca sulla spalla e chi ci sta di fronte riacquista un po' di se, del sapore della giornata.

Difficile essere sale da soli: il sale da solo non è un gran ché da mangiare, sempre che non siate delle capre ovviamente. Il sale serve solo nella giusta dose, se è troppo poco non rende, se è troppo dà fastidio: solo nella giusta misura riesce a dare sapore, non a sé stesso ma quello che lo circonda. Un buon sugo, un buon condimento, un buon arrosto, la pasta fatta come si deve: metteteci gli ingredienti più fantasiosi e accattivanti ma se sbagliate la misura del sale tutto finisce nella piattezza dell'insipido o nel pungente contrasto dell'eccessivo salato. Così piccolo e così povero come il sale, ma così importante è il suo apporto nel quotidiano. Siamo sale e non lo sappiamo, o non ci pensiamo spesso; sale delle vite altrui, quello che rende più piacevole la vita a qualcuno che ci sta vicino; è lo stesso discorso che si potrebbe fare sul fatto di non potersi aiutare da soli e non tiratemi fuori la domanda sul detto "aiutati che il ciel ti aiuta"... quanti di voi riescono ad aiutarsi sempre da soli? E non mi riferisco solo a momenti importanti o drammatici della vita: il detto si riferisce solo al renderci disponibili a voler andare avanti, ma il sapore, il buon sapore di quello che facciamo ci viene solo se attorno a noi c'è qualcuno, in modo reciproco ovviamente.

Filosofia spicciola del sale. Quanto sapore può dare un piccolo granello di sale? Quanto sapore può dare un piccolo granello di noi? Non togliamoci i grandi obbiettivi, ma credo che la loro realizzazione inizi dalle piccole cose, quelle per le quali di solito abbiamo poca attenzione. Allora domani la carezza che farò ai miei figli svegliandoli sarà molto più attenta, perché possa dare più sapore alla loro giornata. Il saluto al collega di lavoro sarà più cordiale, perché forse domani ne avrà più bisogno, anche se non lo posso immaginare.