giovedì 22 aprile 2010

The sky moves sideways

The sky moves sideways. Il cielo si muove di lato. Sono anni che ho in mente il titolo di questo album dei Porcupine Tree e sono anni che la cosa mi sfugge. Tutto mi sfugge. Di lato.

Abbiamo sempre guardato al cielo sopra di noi come qualcosa che c’è, esiste e basta. Le nuvole si muovono, gli uccelli, gli aerei.. ma il cielo? Qualcuno ha paura che il cielo gli cada sulla testa, ma sul fatto che si possa spostare di lato non credo ci abbiano pensato in molti.

Ho percorso poche strade, cercando di osservare i mutamenti del tempo, ma ho sempre avuto la sensazione che le cose importanti volessero evitarmi, scivolarmi di lato, sempre un passo più in là di dove mi trovavo, scale mobili che si muovono una a fianco all’altra ma in direzioni opposte: in certi momenti avrei dovuto avere la prontezza d’animo di saltare sull’altra scala, di percorrere un’altra strada.

Com’è un cielo che si muove di lato? Perché, cielo, vuoi imprigionare il mio sguardo in una illusione ottica che non riesco a razionalizzare? Riesco a pensare a tante cose in movimento, ma tu cielo non potresti restartene al tuo posto? O forse lo fai apposta, per provocarmi, per suggerirmi di guardare le cose in altro modo, di sentire quello che mi circonda, non con la testa ma con il cuore.
Emozioni, ecco, queste mancavano.
Avere gli occhi giusti per meravigliarsi del mondo.
Commuoversi perché delle note e delle parole fanno vibrare qualcosa nel mio profondo.
Cogliere un gesto, uno sguardo e capire che dicono di più di quello che sono.
Allora di fronte a occhi che parlano, a mani che sentono, a silenzi carichi di significato ci sta anche il cielo che si muove di lato, in una sinfonia sinestetica che dà una forma e un senso anche a ciò che normalmente non ne ha.

In questi ultimi mesi ho conosciuto delle persone fantastiche, perché hanno smosso qualcosa in quel profondo dove non arrivavo da un sacco di tempo: qualcosa ha ricominciato a suonare laggiù, a darmi sensazioni in parte dimenticate e molte nuove di zecca.
Ho visto nascere e crescere una amicizia assoluta e incondizionata tra due persone, una cosa meravigliosa che mi ha coinvolto moltissimo.
Ho conosciuto un’altra persona capace di leggere le persone come un libro aperto che mi ha trasmesso una grande voglia di imparare a fare altrettanto: capire con i sensi un linguaggio non completamente nuovo per me, ma dimenticato.
E allora, caro cielo, spostati pure di lato adesso, che se lasci scoperta una parte di infinito comincio ad avere occhi e cuore per capire.

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